Posizionare l'arte e la cultura tra le priorità programmatiche elettorali


In questi giorni di battaglie pre elettorali, dopo un forte periodo di crisi e sacrifici sembra essere più semplice, ci accorgiamo che nessuno schieramento pone come questione prioritaria la cultura e l'arte nei loro programmi, ci troviamo come al solito di fronte all'atteggiamento che ha portato il nostro settore alla totale paralisi.
Questo atteggiamento, il nostro, verrà descritto dai soliti politici di bassa statura come superficiale, peccato diciamo noi a questi signori che siamo in Italia, il paese che dovrebbe fare dell'arte, della cultura, nel senso pieno della parola, una delle sue priorità ed invece sotto la spinta delle lobbies e della totale incapacità, andiamo a competere su terreni che non ci appartengono, perdendo ogni giorno grandi opportunità in un'area che ci potrebbe portare ricchezza ed opportunità di lavoro.
Bisogna che questo stato di cose cessi al più presto, per questo la nostra associazione pone come questione prioritaria la necessità che i candidati premier si esprimano chiaramente su cosa vorranno fare su quello che sarà il futuro della categoria lirico-sinfonica, ormai da tempo, troppo, esclusa da ogni tavolo di trattativa. Questa associazione intende battersi affinchè venga ripristinato il diritto, peraltro sancito dalla Costituzione, della pari dignità di ogni individuo, e che fare il musicista non è un hobby, ma un mestiere serio ed impegnativo.
Dobbiamo sin da subito far valere l'importanza dei nostri studi e dei sacrifici che siamo costretti a patire giornalmente a causa della disattenzione verso la nostra categoria da una classe politica inadatta e distratta.
Chiediamo quindi con forza ai premier dei vari schieramenti di chiarire "nettamente" nei loro programmi quali saranno le intenzioni della loro politica nel futuro prossimo relativamente al nostro settore.
Per proseguire con lena in questa battaglia chiediamo agli associati di dar forza alla nostra azione, ricordo che le iscrizioni per l'anno 2013 alla nostra associazione sono aperte e che le quote, proprio per la grande situazione di crisi, sono rimaste invariate. Ricordo inoltre che la nostra Associazione, proprio per mantenersi autonoma, non usufruisce di nessun altro canale di finanziamento che non siano le quote associative e che è indispensabile che gli associati ed i simpatizzanti partecipino concretamente al dibattito aperto nella nostra associazione sulla tematica appena descritta.
Conto fortemente sulla Vostra partecipazione ricordando che solo uniti potremo vincere questa battaglia e che ritengo sia giunto il momento di una seria ma concreta rivincita.

Il Presidente Antals
Avvocato Marco Cercaci

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